Per insegnanti ed educatori

"Sempre più si nota che gli stessi insegnanti e gli educatori rimettono in discussione i propri metodi educativi. In futuro capiranno che per educare i giovani bisogna essere impeccabili, altrimenti non è possibile esercitare un’influenza positiva su di loro. E perché questo? 

Perché i bambini, come vi ho già detto, hanno il fiuto degli animali, e in genere il loro giudizio è infallibile" .


Omraam Mikhaël Aïvanhov, “L’educazione inizia prima della nascita”

Quando ci avviciniamo ai bambini e ai ragazzi, che sia la nostra prima supplenza o il nostro ventesimo anno d’insegnamento, ci rendiamo conto di un fatto.

Da un lato ci siamo noi con i nostri studi, le conoscenze, tutto ciò che abbiamo imparato durante il nostro percorso scolastico e le nostre esperienze biografiche.

Dall’altro ci sono degli esseri umani, tra i 3 e i 18 anni, che ci osservano e ci vedono per ciò che siamo, con tutte le nostre contraddizioni e incoerenze, con i nostri meccanismi, con le nostre qualità e le nostre ombre. 

Le classi sono uno specchio limpidissimo in cui appaiono con evidenza tutti i nostri aspetti di personalità e, talvolta, un timido spiraglio di luce proveniente dal diamante nascosto della nostra Anima.

Non bastano gli anni di studio e di approfondimento di alcune discipline, non è sufficiente avere imparato “un metodo”, né passare distrattamente un dito sulla polvere depositata sopra ai libri della nostra biblioteca mentale. 

I bambini e i ragazzi ci chiedono di più: ci chiedono di essere veri, autentici, interessati alle piccole e alle grandi cose, curiosi e attenti a noi stessi e a loro, ai loro bisogni e soprattutto alle loro predisposizioni. 

Se si vuole davvero offrire una valida alternativa a ciò che già c’è, dobbiamo essere noi quell’alternativa, impegnandoci con tutta la nostra buona volontà per rispondere alle esigenze del presente, ai bambini e ai ragazzi di oggi, prendendo ispirazione dal Futuro.

Come posso aiutarvi?